Mirtillo rosso: polifenoli contro il cancro?

I polifenoli, composti bioattivi presenti in molte piante, stanno suscitando un crescente interesse per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tra queste fonti vegetali, il mirtillo rosso(Vaccinium macrocarpon) spicca per l’elevato contenuto di polifenoli, in particolare flavonoidi e proantocianidine. Queste molecole sono riconosciute per il loro potenziale di inibizione di alcune fasi della carcinogenesi, il complesso processo coinvolto nello sviluppo del cancro.

Che cos’è il cancro?

Gli organismi viventi, siano essi piante o animali, sono costituiti da elementi fondamentali chiamati cellule. Ogni cellula contiene geni che ne controllano la funzione e le caratteristiche. Durante il loro ciclo vitale, le cellule si dividono. Trasmettono le loro informazioni genetiche a due nuove cellule figlie e poi muoiono. Tuttavia, possono verificarsi anomalie genetiche che alterano il funzionamento di alcune cellule.

Queste mutazioni possono essere riparate o causare la morte della cellula difettosa. Tuttavia, alcune cellule danneggiate sfuggono a questi meccanismi di controllo e sopravvivono. È così che può svilupparsi il cancro. Una cellula normale si modifica e inizia a moltiplicarsi in modo incontrollato, producendo cellule anormali. Questa proliferazione incontrollata forma gradualmente un tumore maligno.

In circostanze normali, meccanismi come il ciclo cellulare e l’apoptosi (morte cellulare programmata) regolano le cellule, bilanciando la produzione e la distruzione delle cellule. Se una cellula non riesce a correggere i propri errori genetici, questi si accumulano nel corso delle divisioni. Questo aumenta il rischio di cancro.

Per cancro si intendono tutte le malattie causate dalla crescita incontrollata di cellule anomale. Queste cellule possono formare tumori. Sono anche in grado di invadere i tessuti vicini e di diffondersi in altre parti del corpo attraverso i vasi sanguigni o linfatici . Questi tumori secondari sono noti come metastasi. Queste metastasi sono responsabili della maggior parte dei decessi legati al cancro. Sebbene alcuni tumori possano essere trattati con successo, altri sono più aggressivi e possono recidivare. In questi casi è necessario un monitoraggio regolare. La diagnosi precoce rimane fondamentale per migliorare le possibilità di guarigione.

I mirtilli rossi e le loro proprietà

L ‘Oxycoccus, un sottogenere del genere Vaccinium della famiglia delle Ericaceae, comprende il mirtillo rosso. Questa pianta perenne cresce nelle torbiere delle regioni fredde, dove il terreno è acido e pieno d’acqua.

Il mirtillo rosso cresce come arbusto sempreverde. L’altezza è inferiore ai 30 cm, con rami striscianti che possono raggiungere gli 80 cm. I bombi impollinano i suoi piccoli fiori rosa, mentre le sue bacche rosse brillanti sono ricche di composti bioattivi.

La composizione del mirtillo rosso lo rende un frutto particolarmente interessante dal punto di vista nutrizionale e medicinale. Contiene vari acidi organici (citrico, malico, ascorbico e benzoico), tannini, flavonoidi e, soprattutto, proantocianidine (PAC), responsabili delle sue proprietà benefiche. Queste PAC, di tipo A, svolgono un ruolo fondamentale. Impediscono ai batteri, in particolare all’Escherichia coli, di aderire alle pareti delle vie urinarie. In questo modo, aiutano a prevenire le infezioni del tratto urinario.

Oltre ai PAC, i mirtilli rossi sono ricchi di antiossidanti, come i flavonoidi, che proteggono le cellule dai danni ossidativi e rafforzano il sistema immunitario. Il contenuto di vitamina C gli conferisce anche proprietà antinfettive e rivitalizzanti. Alcuni studi hanno dimostrato che i mirtilli rossi possono anche inibire il batterio Helicobacter pylori, responsabile delle ulcere gastriche.

Oltre ai benefici per la salute delle vie urinarie, i mirtilli rossi contribuiscono alla salute cardiovascolare riducendo l’ossidazione del colesterolo LDL e aumentando i livelli di HDL. Si consumano sotto forma di succo, frutta secca o integratori alimentari. È una risorsa importante per prevenire le infezioni e mantenere il benessere generale.

Quali sono i meccanismi d’azione dei mirtilli rossi contro il cancro?

Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università del Massachusetts, i mirtilli rossi potrebbero avere proprietà antitumorali. I risultati, pubblicati su The Global Source for Science News, mostrano che i mirtilli rossi contengono composti in grado di eliminare selettivamente le cellule tumorali del colon. I ricercatori hanno trattato topi con cancro al colon con tre tipi di estratto di mirtillo rosso: un estratto completo, uno contenente solo polifenoli e un altro senza polifenoli. Dopo 20 settimane, i topi trattati con l’estratto completo hanno mostrato una riduzione del 50% del numero di tumori, una riduzione delle loro dimensioni e una riduzione dei marcatori infiammatori.

Le proantocianidine e i flavonoli, componenti fitochimici dei mirtilli rossi, inducono l ‘apoptosi (morte programmata) nelle cellule tumorali, in particolare nei tumori del colon e della prostata. Questi composti innescano il rilascio di citocromo-C dai mitocondri, portando alla distruzione delle cellule tumorali. Hanno anche un impatto sui geni associati alla sopravvivenza delle cellule, come quelli che controllano la produzione di proteine anti-apoptotiche come la caspasi-8 e la FLIP.

Allo stesso tempo, studi sul cancro alla prostata hanno dimostrato che i mirtilli rossi possono migliorare l’efficacia di trattamenti come la radioterapia, riducendo gli effetti collaterali come l’infiammazione della vescica. Uno studio ha rilevato che l’assunzione giornaliera di proantocianidine ha ridotto i sintomi urinari nel 65% dei pazienti trattati per il cancro alla prostata.

La ricerca sui mirtilli rossi mostra un potenziale promettente come integratore per la prevenzione e il trattamento di alcuni tipi di cancro. La loro ricchezza in polifenoli e antiossidanti potrebbe svolgere un ruolo importante nella lotta contro i tumori.

Tuttavia, sono ancora necessari ulteriori studi per confermare questi effetti nell’uomo.

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