Come deve essere gestito un cavallo enfisematoso?

L’enfisema nei cavalli, noto anche come broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), è una patologia respiratoria comune che può influire significativamente sulla qualità della vita dell’animale. La patologia è caratterizzata da un’ infiammazione cronica delle vie aeree, con conseguente ostruzione del flusso d’aria e difficoltà respiratorie. La gestione di un cavallo enfisematoso richiede un approccio multidisciplinare che comprende aggiustamenti ambientali, trattamenti farmacologici e un monitoraggio rigoroso.

Gestione ambientale

L’enfisema nel cavallo, o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), richiede un trattamento igienico per migliorare la qualità di vita dell’animale. Questo tipo di trattamento non farmacologico prevede la modifica delle abitudini del cavallo per limitare l’esposizione alle sostanze irritanti, in particolare alla polvere.

Leraccomandazioni per i proprietari includono:

  1. Ridurre l’esposizione alla polvere: se il cavallo vive in un box, l’ideale è portarlo al pascolo ogni giorno. Evitare di pacciamare il box; utilizzare trucioli di legno privi di polvere come lettiera e assicurarsi che la stalla sia ben ventilata. Per il lavoro, prediligere aree all’aperto o paddock ben irrigati. In estate, innaffiare i paddock di terra o di sabbia per limitare la polvere. Se il cavallo vive al pascolo, evitare l’uso di tondini. Pulire regolarmente i box per limitare le emissioni di ammoniaca.
  2. Evitare le sostanze irritanti: non spazzare la stalla quando il cavallo è nel box; farlo quando il cavallo è nel prato. Tenere il cavallo lontano dai cumuli di paglia e letame, che sono fonti di polvere e muffa.
  3. Mantenere un ambiente pulito: spolverare regolarmente la stalla, compresi i soffitti, facendo uscire prima il cavallo. Utilizzare trucioli di legno come lettiera per limitare la polvere e l’ammoniaca.
  4. Adattare lo stile di vita e di lavoro: ridurre l’allenamento in inverno, quando i sintomi sono più gravi. Assicurare un buon riscaldamento e pause regolari durante le sessioni di lavoro. Se il cavallo è gravemente colpito, lavorare lentamente per migliorare l’ossigenazione dei muscoli.

La chiave del successo sta nel ridurre l’esposizione alla polvere. Un cavallo con enfisema può vedere una significativa riduzione dei sintomi con una corretta gestione dell’ambiente e una costante attenzione al suo benessere.

Il ruolo del mangime

Per migliorare la salute respiratoria di un cavallo con enfisema, è essenziale modificare la sua dieta. Smettere di somministrare fieno secco.

  1. Fieno privo di polvere: utilizzare un depuratore di fieno per rimuovere la polvere. Se non è possibile, bagnare il fieno immergendolo per almeno 30 minuti prima di somministrarlo, oppure optare per il fieno fasciato, meno polveroso ma più ricco.
  2. Qualità del fieno: scegliete fieno di qualità che sia ben essiccato quando viene imballato. Evitate il fieno mal preparato o conservato, che contiene più polvere e muffe, che possono scatenare attacchi allergici.
  3. Metodi di distribuzione: distribuire il fieno a terra piuttosto che sopra la testa per ridurre l’inalazione di polvere. Utilizzare sacchi di fieno per ridurre al minimo la dispersione delle particelle.
  4. Alternative al fieno: sostituire il fieno con erba medica (cubetti), pellet di fieno, fieno idroponico,insilato di erba o erba fresca. Queste alternative sono meno polverose e soddisfano le esigenze nutrizionali del cavallo.
  5. Precauzioni: quando si usa il fieno ammollato, bisogna fare attenzione a non lasciarlo in ammollo per più di 30-60 minuti per evitare la proliferazione batterica e la perdita di sostanze nutritive. Un’altra opzione è la cottura a vapore, che consente di sterilizzare il fieno senza alterarne il valore nutrizionale.

Adattando la dieta e riducendo l’esposizione alla polvere, è possibile migliorare notevolmente la gestione dell’enfisema nei cavalli, migliorandone il benessere e le prestazioni.

Trattamenti farmacologici

I trattamenti farmacologici mirano a migliorare il benessere del cavallo trattando i vari sintomi dell’enfisema:

  • Antinfiammatori (corticosteroidi): Riducono l’infiammazione dei polmoni. Somministrati principalmente per iniezione a dosi decrescenti, i corticosteroidi possono causare effetti indesiderati a lungo termine. Per ridurre al minimo questi effetti si preferisce la nebulizzazione, che però è più restrittiva e costosa. La nebulizzazione consente di combinare i corticosteroidi con soluzioni a base di piante o oli essenziali per migliorare la respirazione, o addirittura di sostituire del tutto gli antinfiammatori.
  • Broncodilatatori: migliorano il flusso d’aria trattando l’ostruzione bronchiale. Vengono somministrati sotto forma di sciroppo, ma possono essere costosi per trattamenti a lungo termine.
  • Mucolitici: riducono la secrezione di muco e ne facilitano l’escrezione.

In caso di emergenza, i trattamenti possono includere potenti antiallergici e prodotti che aumentano il diametro dei bronchi, iniettati direttamente nella vena del cavallo. I veterinari prescrivono anche trattamenti per via aerosolica o orale. Per i casi avanzati, raccomandano i corticosteroidi per ridurre rapidamente l’infiammazione acuta, spesso integrati da broncodilatatori per migliorare l’efficienza respiratoria.

Tuttavia, questi trattamenti non sono adatti per un uso prolungato a causa dei loro numerosi effetti collaterali. Le dosi di corticosteroidi devono essere ridotte gradualmente. I broncodilatatori devono essere usati in concomitanza con i corticosteroidi per evitare una perdita di efficacia.

Per essere veramente efficace, questo trattamento medico deve sempre essere accompagnato da misure ambientali adeguate.

Gestione naturale

Per sostenere la funzione respiratoria e limitare la tosse nei cavalli con enfisema, sono disponibili molti integratori a base di erbe, studiati per ridurre al minimo l’uso di molecole chimiche. I mangimi complementari destinati ai cavalli che vivono in ambienti polverosi o ricchi di pollini contengono spesso piante adatte.

L’integrazione con acidi grassi omega-3 è consigliata anche per le sue proprietà antinfiammatorie. Alcuni studi dimostrano che una dose giornaliera di 1,5 g di acido docosaesaenoico (DHA) per 2 mesi, associata a un ambiente a bassa densità di polvere, migliora significativamente i segni clinici e riduce l’infiammazione respiratoria.

Anche l’uso di fitoterapici e integratori come la piantaggine (antiallergica) e l’echinacea (immunomodulante) può essere utile nel trattamento dell’enfisema. Per l’inalazione, si consiglia di iniziare con tisane (timo, eucalipto) e poi idrosol (timo, issopo, eucalipto). Gli oli essenziali di eucalipto, menta piperita, rosmarino, timo, cipresso e camomilla possono essere utilizzati per inalazione per migliorare la respirazione, ma solo come ultima risorsa. In gemmoterapia, il ribes nero e il rovo sono consigliati per le loro proprietà antinfiammatorie e per la loro capacità di ossigenare i tessuti respiratori.

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