Giornata mondiale dell’endometriosi

Il 28 marzo 2024 ricorre la Giornata mondiale dell’endometriosi, una malattia incompresa e spesso tabù. Milioni di donne e uomini in tutto il mondo si uniscono per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, che colpisce il 10-20% delle donne in età fertile. L’obiettivo di questa giornata è quello di mobilitare governi, medici e specialisti a fare di più per combattere l’endometriosi. Unitevi al movimento per contribuire a far progredire la ricerca e a migliorare le cure per questa malattia.

Che cos’è l’endometriosi?

Descritta per la prima volta dal medico austriaco Karel Rokitansky nel 1860, l’endometriosi è una malattia poco conosciuta e mal compresa. È una malattia cronica che colpisce il 10-20% delle donne in età fertile e può essere fonte di infertilità a lungo termine. Si presenta come un tessuto simile all’endometrio, la membrana mucosa che riveste la cavità uterina. Si comporta come l’endometrio, ma si trova all’esterno dell’utero. In altre parole, l’endometriosi si raccoglie e si disgrega come l’endometrio, se non c’è fecondazione, e sanguina, simulando le mestruazioni. Quindi, come le mestruazioni, gli episodi si verificano ogni mese. Tuttavia, provocano un dolore insopportabile (come quello delle mestruazioni, se non più intenso) che può peggiorare nel tempo.
In generale, l’endometriosi si localizza nella cavità peritoneale e nelle ovaie. Tuttavia, trattandosi di un tessuto ectopico, può trovarsi in altre zone del corpo come la vescica, il retto, i reni o il diaframma. Si può trovare anche nei polmoni, nei tessuti molli, nel cervello e nelle ossa, ma queste situazioni sono molto rare.

Come si riconosce l’endometriosi?

I sintomi dell’endometriosi possono variare notevolmente da persona a persona, ma alcuni segnali comuni possono includere un intenso dolore pelvico, forti crampi mestruali, dolore durante i rapporti sessuali e sanguinamenti mestruali abbondanti o irregolari. Se si manifesta uno di questi sintomi, è importante consultare il medico per una diagnosi precisa. Può essere necessario un esame pelvico, un’ecografia o altri esami per confermare la presenza di endometriosi. Quanto più precocemente viene diagnosticata l’endometriosi, tanto più è probabile che il trattamento sia efficace nell’alleviare i sintomi e prevenire le complicazioni.

Endometriosi: una realtà per quasi 190 milioni di donne

L’endometriosi è una patologia ginecologica che ha un impatto significativo sulla vita di milioni di donne in tutto il mondo. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 10% delle donne in età fertile è affetto da questa patologia, ovvero quasi 190 milioni di donne nel mondo.

Insorgenza e durata dell’endometriosi

L’endometriosi può comparire fin dalla prima mestruazione e continuare a influenzare la vita delle donne fino alla menopausa. L’endometriosi non è quindi un problema solo per le donne trentenni, ma colpisce anche le adolescenti, sottolineando l’importanza di una sensibilizzazione e di una diagnosi precoce.

Impatto della menopausa sull’endometriosi

Sebbene i sintomi dell’endometriosi tendano a diminuire dopo la menopausa, non sempre scompaiono completamente. Ciò indica che i cambiamenti ormonali associati alla menopausa possono influenzare lo sviluppo e la progressione di questa patologia.

Sintomi dell’endometriosi

I sintomi che si manifestano quando la malattia si manifesta sono molto diversi. I segni più noti sono i seguenti:

L’endometriosi può essere trattata?

Oggi è ancora difficile individuare l’endometriosi. Infatti, a volte è asintomatica o viene semplicemente trattata come un “normale” periodo doloroso. Per questo motivo, purtroppo, la maggior parte dei casi accertati viene diagnosticata tardivamente.
Inoltre, non esiste ancora un trattamento vero e proprio per l’endometriosi. Tuttavia, la terapia ormonale e la chirurgia sono alternative prescritte dagli specialisti. Sono disponibili anche diversi trattamenti naturali per alleviare i sintomi dell’endometriosi. La terapia ormonale mira a bloccare la produzione di ormoni femminili, mentre la chirurgia mira a rimuovere le lesioni. I professionisti di tutto il mondo continuano a condurre ricerche su metodi efficaci per combattere l’endometriosi. Alcuni hanno sviluppato prodotti come Prescription Nature Endomet e TAIDO Endometra Endometriosis. Naturalmente non si tratta di trattamenti. Tuttavia, aiutano a proteggere le cellule del rivestimento uterino e a ridurre la stanchezza, garantendo il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Trattamenti naturali per l’endometriosi

L’endometriosi, una patologia cronica e dolorosa, sta suscitando un crescente interesse per i trattamenti naturali. Questi offrono alternative promettenti alle terapie convenzionali, che spesso si concentrano sulla gestione ormonale e chirurgica della malattia.

Polifenoli: Resveratrolo ed EGCG

I polifenoli, in particolare il resveratrolo e l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG), hanno recentemente guadagnato interesse nel contesto della ricerca sull’endometriosi. Questi composti naturali, presenti in alcuni alimenti e bevande, hanno mostrato proprietà promettenti nel trattamento di questa complessa malattia.

Il resveratrolo, un polifenolo presente soprattutto nella buccia dell’uva rossa, è stato oggetto di numerosi studi per i suoi effetti benefici sulla salute, in particolare nella modulazione dei processi infiammatori e ossidativi. Nel contesto dell’endometriosi, è stato dimostrato che il resveratrolo inibisce la crescita delle lesioni endometriosiche. Questa inibizione è in parte attribuita alla sua capacità di modulare le vie infiammatorie e di ridurre lo stress ossidativo nei tessuti endometriosici.

Anche l’EGCG, il principale polifenolo del tè verde, è stato studiato per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Nel contesto dell’endometriosi, l’EGCG ha dimostrato un’efficacia significativa nel ridurre le dimensioni e il numero di lesioni endometriosiche in modelli sperimentali. Si ritiene che questi effetti siano dovuti alla sua capacità di inibire la proliferazione cellulare e di indurre l’apoptosi (morte cellulare programmata) nelle cellule endometriosiche.

Studi su modelli murini e colture di cellule epiteliali endometriali umane hanno rivelato che sia il resveratrolo che l’EGCG possono rallentare efficacemente lo sviluppo dell’endometriosi. Questa scoperta apre la strada a nuove strategie terapeutiche basate sull’uso di questi composti naturali. È importante sottolineare che questi studi sono ancora in fase preliminare e che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e valutare l’efficacia e la sicurezza di questi composti nelle pazienti con endometriosi.

Medicina tradizionale e piante medicinali

L’uso di piante medicinali, note per le loro proprietà antinfiammatorie e analgesiche, è popolare anche nel trattamento dell’endometriosi. Una revisione sistematica dei dati clinici e sperimentali evidenzia il potenziale di questi rimedi naturali, in particolare nel ridurre l’infiammazione e il dolore associati all’endometriosi. (5)

N-acetilcisteina (NAC)

La N-acetilcisteina (NAC), un integratore alimentare noto per le sue proprietà antiossidanti e mucolitiche, sta emergendo come una promettente alternativa nella gestione dell’endometriosi. Recenti ricerche hanno evidenziato il potenziale della NAC nell’alleviare alcuni dei sintomi più fastidiosi associati a questa patologia. (6)

Nell’endometriosi, la NAC agisce modulando diversi meccanismi fisiopatologici. Una delle vie più studiate è il suo effetto sull’infiammazione e sullo stress ossidativo, due componenti chiave nella progressione dell’endometriosi. La NAC contribuisce a ridurre lo stress ossidativo aumentando i livelli di glutatione, un potente antiossidante naturalmente presente nell’organismo. Questa azione contribuisce a ridurre l’infiammazione e, di conseguenza, il dolore.

Oltre alle sue proprietà antinfiammatorie, la NAC influisce anche sul processo di fibrinolisi. Una fibrinolisi insufficiente è un fattore che contribuisce alla formazione e alla persistenza delle lesioni endometriosiche. Migliorando questo processo, la NAC può contribuire a prevenire l’accumulo di tessuto endometriale e a ridurre le dimensioni delle lesioni esistenti.

Sono stati condotti studi clinici per valutare l’efficacia della NAC nel trattamento dell’endometriosi. Questi studi hanno mostrato risultati promettenti, tra cui una riduzione delle dimensioni delle lesioni endometriosiche e un miglioramento significativo dei sintomi dolorosi. È importante notare che questi studi evidenziano il potenziale della NAC come trattamento complementare e non come sostituto dei trattamenti medici convenzionali.

Va inoltre sottolineato che, sebbene la NAC sia generalmente ben tollerata, deve essere utilizzata sotto controllo medico, soprattutto nelle pazienti affette da endometriosi. Come per qualsiasi integratore, è necessario tenere conto della possibilità di interazioni farmacologiche o di effetti collaterali.

Approcci complementari

L’agopuntura, spesso utilizzata in combinazione con la moxibustione, ha dato risultati positivi nel trattamento dell’endometriosi. In uno studio clinico è stato riportato un tasso di efficacia totale del 93,05% nelle pazienti trattate con questo metodo, sottolineando il suo potenziale come efficace trattamento complementare. (7)

Quali alimenti dovrei mangiare per alleviare l’endometriosi?

La dieta svolge un ruolo fondamentale nella gestione dell’endometriosi, una malattia infiammatoria cronica e ormonale. Diversi studi hanno esaminato l’impatto di varie diete e nutrienti sull’endometriosi.

Assunzione di vitamine antiossidanti :

  • Uno studio del 2009 ha rilevato che le donne con endometriosi consumavano il 30% in meno di vitamina C e il 40% in meno di vitamina E rispetto alle donne senza endometriosi. Dopo tre mesi di dieta ricca di antiossidanti, queste donne mostravano concentrazioni periferiche più elevate delle vitamine integrate. (8)

Riduzione dei grassi e aumento delle fibre:

  • La riduzione dell’assunzione di grassi e l’aumento delle fibre possono ridurre le concentrazioni di estrogeni in circolo, suggerendo un potenziale beneficio per le persone affette da endometriosi. Il consumo di carne è associato a un aumento del rischio di sviluppare l’endometriosi. Anche le proprietà antinfiammatorie delle diete a base vegetale potrebbero essere utili. (8)

Interventi dietetici specifici :

Un elevato apporto di acidi grassi polinsaturi (PUFA), una dieta priva di glutine e una dieta a basso contenuto di nichel sono stati associati a una migliore gestione del dolore nell’endometriosi. L’aggiunta di nutrienti con proprietà antinfiammatorie e antiestrogeniche, come gli antiossidanti curcumina, epigallocatechina gallato, quercetina, resveratrolo e inositolo, presenti nella frutta, può essere utile. (9)

La gestione dell’endometriosi può essere influenzata da scelte alimentari specifiche. Studi recenti hanno evidenziato il potenziale impatto di alcune diete e nutrienti sui sintomi di questa patologia.

  • Uno degli aspetti studiati è l’assunzione di acidi grassi polinsaturi (PUFA). Questi composti, presenti in grandi quantità nel pesce azzurro, nelle noci e in alcuni semi, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie. Nel contesto dell’endometriosi, un elevato apporto di PUFA potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione associata alle lesioni endometriosiche, con conseguente riduzione del dolore.
  • Anche una dieta priva di glutine è considerata un potenziale intervento dietetico per le pazienti con endometriosi. Sebbene i meccanismi esatti rimangano poco chiari, alcune pazienti riferiscono un miglioramento dei sintomi dopo aver adottato questa dieta. Ciò potrebbe essere legato alla riduzione dell’infiammazione sistemica o a una migliore gestione delle sensibilità alimentari.
  • Inoltre, una dieta a basso contenuto di nichel è stata associata a un miglioramento dei sintomi dell’endometriosi. Il nichel, un metallo presente in molti alimenti, può aggravare l’infiammazione in alcune persone. Limitare l’assunzione di nichel può quindi contribuire a ridurre l’infiammazione e il dolore.

Modifiche dello stile di vita:

  • La gestione di prima linea dell’endometriosi comprende un trattamento conservativo con interventi sullo stile di vita che si concentrano sulla perdita di peso e sulle modifiche della dieta. Questo approccio è considerato parte di una gestione globale della malattia, a complemento dei trattamenti medici e chirurgici. (10)(11)

Queste informazioni sottolineano l’importanza di una dieta equilibrata e appropriata nella gestione dell’endometriosi. Si raccomanda alle persone affette da endometriosi di consultare un professionista della salute o un nutrizionista per elaborare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle loro specifiche esigenze nutrizionali e che aiuti a gestire i sintomi dell’endometriosi.

Fonte :

  1. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23081870/
  2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17575287/
  3. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36981595/
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3950373/
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9983692/
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10559972/
  7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8224039/
  8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5794019/

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