Il naturopata ha il compito di guidare i pazienti nella ricerca di soluzioni per lo stile di vita e la salute. Pertanto, aiuta a condurre una vita più sana. Quando si parla di disturbi alimentari come la bulimia, leabbuffate o l’anoressia, è importante rendersi conto che si tratta di vere e proprie malattie e non di semplici abitudini alimentari.
Come si definisce un disturbo alimentare?
I disturbi alimentari sono molto diversi e le loro manifestazioni sono estremamente varie. Sono caratterizzate da un comportamento alimentare e da un rapporto con il cibo disturbati. Inoltre, hanno un impatto negativo e potenzialmente grave sulla salute della persona. I disturbi alimentari possono iniziare con un’ossessione per il cibo, il pesoo la forma del corpo. Nei casi più gravi e se non trattati, i disturbi alimentari possono avere gravi conseguenze sulla salute. Anzi, possono addirittura portare alla morte. Le persone affette da disturbi alimentari possono presentare una serie di sintomi. I sintomi più comuni sono una forte restrizione alimentare, abbuffate e comportamenti di eliminazione come il vomitoo l’esercizio fisico eccessivo.
Trattamenti convenzionali per i disturbi alimentari
Quando un disturbo alimentare viene diagnosticato da un professionista della salute, il secondo passo è quello di impegnarsi in metodi di trattamento del disturbo alimentare. Alcuni di questi metodi convenzionali includono:
- psicoterapia
- modifica del comportamento
- educazione alimentare
- trattamenti farmacologici
Spesso, la gestione dei pazienti richiede l’intervento di un’équipe multidisciplinare: medico, dietologo, specialista in salute mentale… Il ruolo del naturopata è ovviamente quello di collaborare con i professionisti della salute.
In che modo la naturopatia può aiutare i disturbi alimentari?
Alla fine, il naturopata porta un punto di vista diverso e diverse opzioni di trattamento. Questo è molto importante, soprattutto quando i trattamenti convenzionali non sono adatti alla persona con ADD. Per quanto riguarda i metodi di trattamento dei disturbi alimentari, ciò che distingue la medicina alternativa da altri approcci è l’enfasi sulla guarigione naturale. La naturopatia è uno stile di vita e di alimentazione sano che si concentra sulla diagnosi, sul trattamento e sulla prevenzione delle malattie. Lo fa attingendo ai poteri curativi della natura. La naturopatia si basa su sei fattori naturali:
- Alimentazione naturale e personalizzata
- Serenità
- Esercizio fisico nella natura
- Il potere curativo della natura
- Qualità del sonno
In primo luogo, il naturopata cerca di individuare la causa di fondo del disagio del paziente. Poi ripristina i fattori di salute attraverso terapie naturali. Nel caso dei disturbi alimentari, può trattarsi di depressione o burnout, diansia o di un trauma passato. La maggior parte dei pazienti ha seri problemi di digestione, sonno, energia, ormoni e così via. Alcuni di questi problemi possono costituire un serio ostacolo al progresso della guarigione. In generale, il naturopata fornisce ai pazienti integratori alimentari o rimedi naturali. Inoltre, utilizzano tecniche di cura come l’agopuntura per ridurre i sintomi. Tutto ciò può contribuire a spianare la strada ad altre opzioni terapeutiche.
Quali sono i trattamenti alternativi per i disturbi alimentari?
- L’agopuntura può essere utilizzata per integrare i metodi convenzionali di trattamento della DE. Inoltre, può ridurre lo stress e favorire il recupero degli organi interessati (sistema respiratorio, circolatorio, ecc.)
- La fitoterapia mira a nutrire i sistemi di organi del paziente, spesso gravemente colpiti dai danni causati da un disturbo alimentare.
- L’osteopatia si basa sul principio che il benessere di un individuo dipende dal corretto funzionamento di ossa, muscoli, legamenti e tessuto connettivo.
- L’omeopatia può aiutare a regolare gli squilibri che portano ai disturbi alimentari. Ad esempio, la carenza di zinco è un fattore potenziale nello sviluppo dell’anoressia nervosa.
- La meditazione aiuta a ridurre lo stress e l’ansia che possono portare e perpetuare i comportamenti distruttivi del disturbo alimentare.