Le emorroidi sono vene varicose della mucosa dell’ano e del retto. Si distingue tra emorroidi interne, visibili all’anoscopia, ed emorroidi esterne, che sporgono dal bordo dell’ano. A seconda della loro gravità, esistono diversi modi per alleviare le emorroidi o addirittura eliminarle. Il primo riguarda le regole di igiene alimentare: è necessario mangiare molti alimenti contenenti fibre (verdura e frutta) ed evitare alimenti come spezie, alcol e caffè.
In breve, le emorroidi sono una dilatazione dei vasi del plesso emorroidario nel canale anale. I sintomi includono irritazione e sanguinamento. Le emorroidi trombizzate sono solitamente dolorose.
Quali sono le cause delle emorroidi?
Il cuscinetto emorroidario è costituito da un complesso vascolare artero-venoso alimentato dall’arteria rettale superiore attraverso le arterie emorroidali superiore e media. Il drenaggio avviene attraverso le vene emorroidali che circolano attraverso l’apparato sfinterico. I cuscinetti emorroidali sono quindi rivestiti di mucosa e si trovano in uno spesso strato sottomucoso di tessuto connettivo e cellule muscolari lisce al di sopra della linea pectineale (corpo cavernoso del retto). Sono tenute in posizione da fibre di tessuto connettivo che esercitano una trazione verso il muscolo sfintere anale interno. Le emorroidi si verificano quando il cuscinetto vascolare è più sviluppato del normale. Le sedi tipiche delle emorroidi sono indicate a ore 3, 7 e 11 nella posizione litotomica, anche se esiste una notevole variabilità tra gli individui. Si distinguono dalla mucosa rettale per il loro colore più violaceo.
Quali sono le cause?
La causa ipotizzata dell’ingrossamento delle emorroidi è la congestione venosa con conseguente iperplasia dei corpi cavernosi rettali e scivolamento del tessuto nel canale anale. Un aumento del tono a riposo dello sfintere e un prolasso del plesso emorroidario possono essere alla base del disturbo del deflusso venoso. Un fattore causale indipendente può essere la perdita di funzione del legamento sospensore intorno e sopra il complesso vascolare arterovenoso, che è costituito da fibre muscolari e fibre di tessuto connettivo elastico, associato alla successiva discesa della mucosa.
Nuove valutazioni morfologiche ed emodinamiche del plesso vascolare ano-rettale hanno inoltre dimostrato che le convoluzioni vascolari hanno un meccanismo di contrazione intrinseco costituito da cellule muscolari lisce, che regolano l’apporto e larimozione del volume di sangue e la sua velocità di flusso all’interno dei vasi. La distruzione di questo sistema di regolazione, con la sostituzione delle cellule muscolari con fibre di tessuto connettivo, porta alla formazione delle emorroidi. Anche la composizione del collagene sembra svolgere un ruolo importante; alcuni studi hanno dimostrato un aumento delle metalloproteinasi di matrice all’interno del collagene.
È facile immaginare che l’ irritazione meccanica (ad esempio a causa di diarrea, feci dure o manipolazione) o l’aumento della pressione intra-addominale (come nel caso della gravidanza, dell’adiposità viscerale, dell’ascite, ecc.) esercitino un’influenza su questi meccanismi fisiopatologici, ma non è stato dimostrato che questi elementi ne siano la causa.
Qual è il ruolo del cuscinetto vascolare?
Il ruolo fisiologico del cuscinetto vascolare è quello digarantire la continenza fecale, in collaborazione con il sistema sfinterico. La giustapposizione delle pieghe mucose rende il canale anale impermeabile alle feci liquide e all’aria. Questo garantisce il 15-20% di continenza.
Emorroidi interne
Occorre distinguere tra le emorroidi “interne” e le emorroidi un tempo note come emorroidi esterne (oggi conosciute come vene perianali), che sono formate da un plesso vascolare perianale sottocutaneo coperto dalla pelle.
Per le emorroidi interne, il medico può quindi ricorrere alla fotocoagulazione delle aree emorroidali o all’azoto liquido. Le emorroidi interne si manifestano generalmente con un sanguinamento dopo la defecazione; il sangue può essere visto sulla carta e talvolta nella tazza del water. Le emorroidi interne possono essere fastidiose, ma non sono dolorose come le emorroidi esterne trombizzate. A volte causano la fuoriuscita di muco e una sensazione di evacuazione incompleta.
Emorroidi esterne
Per le emorroidi esterne si utilizzano ancora diversi metodi: la legatura elastica, che devitalizza le emorroidi, la fotocoagulazione e l’iniezione di prodotti che provocano sclerosi direttamente nelle emorroidi (da 4 a 6 iniezioni successive – buoni risultati). Quest’ultima tecnica è nota anche come scleroterapia. Le emorroidi esterne possono trombizzarsi, causando un doloroso gonfiore violaceo. Raramente, possono ulcerarsi e causare una piccola emorragia. La pulizia della zona anale può essere difficile.
Alcuni consigli naturopatici per evitare le emorroidi
Le emorroidi, vene gonfie e infiammate nel retto e nell’ano, possono causare dolore e fastidio significativi. Il trattamento naturopatico offre un’alternativa dolce che comprende una varietà di metodi per alleviare e prevenire questa condizione. Ecco alcune strategie naturopatiche fondamentali:
A. Dieta corretta
Un approccio naturopatico al trattamento delle emorroidi inizia con una dieta equilibrata. Le scelte alimentari svolgono un ruolo fondamentale nell’influenzare la consistenza delle feci e la pressione sulle vene anali e rettali.
i. Alimenti consigliati
Gli alimenti ricchi di fibre sono particolarmente utili nella prevenzione e nel trattamento delle emorroidi. Contribuiscono alla formazione di feci morbide, riducendo così la necessità di spingere durante la defecazione, che può aggravare le emorroidi. Tra gli alimenti consigliati vi sono:
- Frutta: bacche, mele, pere, con la buccia per un massimo apporto di fibre.
- Verdure: spinaci, carote e cavoli, che non solo sono ricchi di fibre ma contengono anche nutrienti essenziali per la salute delle vene.
- Cereali integrali: avena, quinoa e riso integrale sono un’ottima fonte di fibre e contribuiscono a mantenere sano l’apparato digerente.
- Legumi: lenticchie, ceci e fagioli neri non solo sono ricchi di fibre, ma sono anche un’ottima fonte di proteine vegetali.
ii. Alimenti da evitare
Alcuni alimenti possono esacerbare i sintomi delle emorroidi e dovrebbero essere evitati o limitati. Tra questi vi sono:
- Cibi piccanti: possono irritare ulteriormente le vene emorroidali infiammate.
- Bevande alcoliche: l’alcol può disidratare e contribuire alla stitichezza.
- Prodotti lattiero-caseari: in eccesso, possono causare stitichezza in alcune persone.
- Alimenti trasformati e ad alto contenuto di zucchero: tendono ad essere poveri di fibre e possono contribuire alla stitichezza.
B. L’importanza dell’idratazione in caso di emorroidi
L’idratazione è fondamentale nel trattamento delle emorroidi. Bere acqua a sufficienza ogni giorno aiuta a prevenire la stitichezza e garantisce l’efficacia delle fibre alimentari. L’acqua aiuta ad ammorbidire le feci, consentendo un passaggio più agevole e riducendo la pressione sulle aree interessate. Si consiglia di bere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno, a seconda dell’attività fisica e del clima.
C. Esercizio fisico benefico
L’esercizio fisico regolare può aiutare a prevenire e trattare le emorroidi. L’attività fisica aumenta la circolazione sanguigna, riducendo l’infiammazione e favorendo la guarigione dei tessuti danneggiati. Gli esercizi più benefici sono:
- Camminare: attività delicata che può migliorare la circolazione senza esercitare troppa pressione sulle aree interessate.
- Yoga: posizioni come la posizione della montagna o del piccione possono migliorare la circolazione nella zona pelvica e alleviare la pressione.
- Nuoto: esercizio non impattante che allevia le emorroidi senza esercitare pressione sulle aree sensibili.
Questi metodi naturopatici, abbinati a controlli regolari e ad aggiustamenti dello stile di vita, possono contribuire in modo significativo ad alleviare i sintomi delle emorroidi e a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, è importante consultare un professionista della salute per una diagnosi precisa e un piano di trattamento adeguato.
E le piante medicinali antiemorroidali?
Ippocastano :
L’escina contenuta nell’ippocastano riduce l’indice di viscosità del sangue e svolge un’azione tonica e vasocostrittrice sulla parete venosa. Il suo meccanismo venotonico e antinfiammatorio comporta anche un’interferenza con gli enzimi lisosomiali: in vitro, inibisce specificamente la ialuronidasi, un enzima coinvolto nel rinnovamento dei principali componenti della sostanza amorfa perivascolare e responsabile in particolare della degradazione dell’acido ialuronico, un glicosaminoglicano ampiamente distribuito nel tessuto connettivo e uno dei principali componenti della matrice extracellulare. Protegge inoltre i proteoglicani che costituiscono la parete vascolare. In relazione alle sue proprietà protettive venose e capillari, l’ippocastano è quindi indicato per attacchi emorroidali, trombosi emorroidali, ragadi anali, sintomi emorroidali (sensazione di bruciore, dolore, prurito, sanguinamento), come trattamento di base e per prevenire le recidive degli attacchi emorroidali.
Cipresso :
Il cipresso è utilizzato per i problemi di circolazione venosa (vene varicose, emorroidi), soprattutto in menopausa (proprietà estrogeniche). Ricche di tannini, in particolare di oligomeri proantocianidolici (PCO), le noci di cipresso hanno un’azione venotonica, astringente, vasocostrittrice e antiemorragica. L’uso tradizionale del cipresso per ridurre i sintomi dell’insufficienza venosa o dei disturbi emorroidali è legato in particolare alla sua azione protettiva sul tessuto connettivo. In relazione alla sua attività circolatoria, il cipresso viene utilizzato per i disturbi venosi e microcircolatori.
Crisantemo :
Il crisantelo, spesso chiamato Chrysantellum americanum, è una pianta nota per le sue proprietà terapeutiche, in particolare nel campo della salute vascolare. Il suo utilizzo risale a tradizioni antiche, quando era già apprezzato per la sua capacità di favorire una buona microcircolazione sanguigna, essenziale per combattere disturbi vascolari come le vene varicose e le emorroidi.
I principi attivi che conferiscono al Chrysantellum le sue proprietà benefiche sono principalmente i flavonoidi. Questi composti naturali svolgono un ruolo fondamentale nella protezione del sistema vascolare. Agiscono riducendo la permeabilità dei capillari sanguigni, il che significa che aiutano a ridurre la fuoriuscita di liquidi nei tessuti circostanti, un fenomeno che può portare a infiammazioni ed edemi.
Inoltre, questi stessi flavonoidi rafforzano la resistenza dei capillari, rendendoli meno suscettibili ai danni e alle rotture che possono verificarsi in seguito a pressione sanguigna elevata o a stress meccanici, ad esempio durante lunghi periodi in cui si sta seduti o in piedi, contribuendo così a prevenire vene varicose ed emorroidi.
L’efficacia del crisantello come vasculoprotettore e veinotonico lo rende prezioso per chi soffre di disturbi vascolari. Come venotonico, aiuta a tonificare e rafforzare le vene, migliorandone la funzionalità e impedendo il ristagno del sangue, un problema comune alle emorroidi. Questa stimolazione della circolazione può anche contribuire a una migliore eliminazione delle tossine, riducendo l’infiammazione e il dolore associati alle emorroidi.
Amamelide:
L’amamelide è una pianta dalle riconosciute proprietà terapeutiche, sia per via orale che per applicazione locale. La suaazione vasocostrittrice è dovuta essenzialmente alle proantocianidine presenti nelle foglie. L’amamelide svolge un’azione protettiva sulle pareti vascolari, in particolare nei disturbi venosi e nelle loro complicazioni: gambe pesanti, impazienza, vene varicose, sindrome post-flebitica, ulcere varicose, emorroidi, edema, ecc.
Olio essenziale di ramoscello di foglie di pistacchio di Lentisque:
Quest’olio essenziale viene utilizzato nei disturbi circolatori venosi e linfatici, nonché in caso di flebite. L’olio essenziale di ramoscello di pistacchio è utilizzato per la congestione e la stasi venosa, le vene varicose e le gambe pesanti, nonché per le emorroidi interne ed esterne.
Rimedi omeopatici per le emorroidi: kit omeopatico, Avenoc pomata di Boiron, Avenoc supposte di Boiron.
Fonti bibliografiche mediche e studi clinici:
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