Rimedi casalinghi per curare l’orzaiolo e il calazio

Calazi e porcili sono gonfiori che compaiono all’improvviso, localizzati nella palpebra. Un calazio è causato da un’occlusione non infettiva della ghiandola di Meibomio, mentre un porcile è solitamente causato da un’infezione della ghiandola. Queste due condizioni inizialmente causano iperemia ed edema della palpebra, oltre a gonfiore e dolore.

Cos’è un porcile?

Il porcile di Loriot è un’infezione batterica acuta, il più delle volte coinvolge lo Staphylococcus aureus e colpisce una o più ghiandole delle palpebre. Quindi un porcile esterno coinvolge le ghiandole Zeiss o Moll mentre un porcile interno colpisce le ghiandole di Meibomio. Si forma in pochi giorni sul bordo della palpebra. Un piccolo brufolo rosso e doloroso appare alla base delle ciglia e si riempie di pus. Un porcile non è dannoso per gli occhi e non è contagioso. L’infezione di solito scompare da sola dopo circa una settimana. In caso di recidive frequenti, si consiglia di cercare il diabete.

Nella fase iniziale, il gonfiore infiammatorio si concentra su una ciglia. Si forma un ascesso ed è visibile un foruncolo con un punto bianco di pus, poi, dopo 2-4 giorni, l’ascesso si rompe e svuota il tampone di pelo con scomparsa del dolore.

Alcuni consigli per accelerare il processo di guarigione di un porcile :

Opzionalmente si può prendere in considerazione la rimozione delle ciglia con una pinzetta precedentemente sterilizzata. Questa azione drenerà il pus e allevierà immediatamente il dolore. Se ciò non è possibile, puoi applicare impacchi caldi per circa dieci minuti da tre a cinque volte al giorno per aiutare a drenare il pus. Successivamente, è essenziale disinfettare l’occhio e le palpebre.

Tuttavia, non è consigliabile indossare lenti a contatto e applicare il trucco sugli occhi, a rischio di diffondere l’infezione e contaminare i prodotti cosmetici.

Cos’è un calazio ?

Il calazio è un’infiammazione acuta, talvolta superinfetta, di una ghiandola di Meibomio (ghiandola sebacea delle palpebre). Questa infiammazione, situata nella palpebra, è causata dall’ostruzione delle ghiandole di Meibomio. Queste ghiandole si trovano a circa 0,5 cm dal bordo libero della palpebra e producono una sostanza oleosa nella composizione delle lacrime.

L’infezione è causata da batteri che causano arrossamento e gonfiore all’interno della palpebra. Un calazio è solitamente indolore e cresce più lentamente di un porcile. Può durare dalle 4 alle 8 settimane.

Il calazio è la patologia palpebrale più comune. Viene spesso confuso con il porcile. Come per l’orzaiolo, le sue frequenti recidive porteranno alla ricerca del diabete.

Nella fase iniziale, un nodulo infiammatorio sottocutaneo o sottocongiuntivale, piuttosto duro alla palpazione, è incorporato nella palpebra lontano dal bordo libero. Inizialmente sterile e granulomatoso, il calazio può subire una superinfezione batterica, principalmente stafilococcica. Al termine del periodo di esacerbazione, durante il quale predominano arrossamento e dolore, il decorso può portare sia a regressione spontanea per svuotamento della ghiandola interessata, sia ad incistamento con persistenza di un subnodulo cutaneo, indolore e immobile.

Alcuni consigli per accelerare il processo di guarigione di un calazio :

Per quanto riguarda l’orzaiolo, si consiglia di pulire la palpebra, quindi massaggiarla con un impacco tiepido più volte al giorno per favorire l’evacuazione del contenuto delle ghiandole.
Attenzione, tuttavia, in caso di incistamento, può essere presa in considerazione l’escissione chirurgica.

Quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di un orzaiolo o calazio ?

  • Scarsa igiene degli occhi, ad esempio, trucco scaduto o infetto sulle palpebre
  • Indossare lenti a contatto scarsamente decontaminate o maneggiare lenti a contatto con scarsa igiene delle mani
  • Lo stress
  • Cambiamenti ormonali
  • Occhi asciutti da qualsiasi fonte. Ad esempio, soffre di blefarite, un’infiammazione dei bordi delle palpebre che provoca secchezza oculare
  • Soffre di rosacea di tipo oculare, caratterizzata da irritazione agli occhi

Alcuni rimedi naturali per curare verruche e calazio

Lato piante medicinali :

Camomilla romana

L’apigenina contenuta nella camomilla romana ha un effetto analgesico e antinfiammatorio agendo inibendo la produzione di citochine proinfiammatorie. La luteolina sopprime la produzione di ossido nitrico (NO), prostaglandina E 2 e l’espressione di NO sintasi inducibile (iNOS) e cicloossigenasi-2. Luteolina e quercetina quindi inibiscono la xantina ossidasi (XO).

Idrolato di fiordaliso

Tonificante e idratante della pelle, l’idrolato di fiordaliso è rinomato per il suo uso oftalmico (bagno oculare). È debolmente antibiotico, antinfiammatorio e analgesico per i polisaccaridi che contiene.

Lato omeopatico :

Staphysagria 9 CH poi 15 CH poi 30 CH :

Dosaggio: 1 dose al giorno per 3 giorni consecutivi in ​​diluizioni crescenti.

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Belladonna 9 CH :


Dosaggio:
5 granuli 3-4 volte al giorno.

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HOMEOPTIC :


Dosaggio:
da 1 a 2 gocce da 2 a 6 volte al giorno in entrambi gli occhi.

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Mercurius solubilis 9 CH :

Dosaggio: 5 granuli 3-4 volte al giorno in caso di suppurazione.

O

Staphysagria 15 CH :

Dosaggio: 5 granuli due volte al giorno per calmare l’infiammazione al bordo della palpebra.

Apis mellifica 15 CH :

Dosaggio: 5 granuli ogni ora in caso di edema rosa e dolore pungente, migliorati dal freddo.

Belladonna 9 CH :

Dosaggio: 5 granuli 3-4 volte al giorno in caso di infiammazione (arrossamento, calore, dolore pulsante) aggravata dal tatto.

 

Questi rimedi possono essere assunti in aggiunta agli antibiotici prescritti dal medico.

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